Breve storia del futuro

Dopo aver ripercorso la storia dell’umanità fino al termine del secondo millennio in “Sapiens/Da animali a dèi”, nel successivo “Homo Deus” Yuval Noah Harari si sofferma ad analizzare la contemporaneità, descrivendo le conquiste umane del terzo millennio, per formulare ipotesi più che plausibili sul futuro dell’umanità.

Ora che l’uomo è riuscito nell’impresa di tenere sotto controllo guerre, carestie ed epidemie, punta a elevarsi al livello di divinità: gli obiettivi attuali sono infatti la ricerca dell’immortalità e della felicità eterna. L’ingegneria genetica, la robotica e l’intelligenza artificiale, attraverso cui stiamo cercando di raggiungere tali obiettivi, rischiano però di sopraffarci. Con l’acutezza e la semplicità che lo contraddistinguono, Harari prende in considerazione l’attuale umanità e il suo agire da ogni punto di vista: scientifico, tecnico, filosofico, storico, religioso, antropologico, politico e sociologico e abbozza scenari di possibili futuri, in cui l’uomo, aspirando a trasformarsi in Deus, rischia di rendersi al contrario superfluo al mondo da lui stesso creato o di soccombere insieme ad esso.

Tra incubi e sogni, resta sempre però un barlume di speranza e di fiducia nell’uomo, che rendono anche questo libro, al pari del precedente, un’opera di introspezione totale dell’umanità, che ne arricchisce la conoscenza e aumenta la consapevolezza delle nostre azioni e delle loro ripercussioni sul nostro futuro.

 

Yuval Noah Harari – Homo Deus. Breve storia del futuro. Giunti/Bompiani 2017

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